Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/174

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170 capo secondo

(3) Vi si pose la seguente iscrizione:


VICTORIO AMEDEO III REGE OPT. FEL. AVG.
VRBANAM TVRRIM
RECTO VIAE MAGNAE DVRIAE OBSISTENTEM ORDINI
SOLO AEQVANDAM
AD CONSVLARES AEDES
RESTITVENDAM
AVG. TAVRINOR. DECVRIONES AMPLISS. DECREVERVNT
JACTA FVNDAMENTA XIV KAL. DECEMB. AN. MDCCLXXXVI
KAR. PHIL. TANA INTERAQ. MARCH.
KAR. LVD. PANSOIA I. C.

SYNDICIS
JOS. FRANCISCO VALPERGIAE COM. RATIONVM MAGISTRO
KAR. THOMA ROTARIO CORTANT. MARCH.
PROSPERO LAVR. BALBO VINADII COM.
PETRO FRANCISCO BVRGESIO I. C.
IOSEPHO ANDREA RIGNONO
HIAC. MARCHETTO I. C. AB ACTIS.


(4) Raccolta del Soffietti, tom. xxiii.

(5) I Borgesi portavano l’asta diritta anteriore.
I Gorzani portavano l’asta sinistra anteriore.
I Della Rovere, l’asta diritta posteriore.
I Beccuti, l’asta sinistra.— E questi due ultimi erano i luoghi più degni.
Mancato l’ultimo de’ Gorzani, la città concedette quell’asta al gran cancelliere Tommaso Langosco, conte di Stroppiana; dopo la morte d’Aleramo Beccuti, riservò l’onore di portar l’asta de’ Beccuti ad uno dei suoi sindaci. — Ordinati del 1575.

(6) Liber consil., a. 1412, fol. 112.

(7) Nel 1724 l’università essendo stata trasferita in via di Po, la casa dell’antico studio, che era mezza in rovina, fu rifatta sui disegni dell’architetto Gallo. — Ordinati della città.

(8) Ex libris consil., passim.

(9) 1225 die veneris Io mensis angusti.— Actum est hoc in Taurino, in porticu Palacii.