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Capo Quinto


San Simone. — Angelica, contessa d Arignano, morta in concetto di santità. — Oratorio della compagnia di San Maurizio. — Sant’Agnese (la Trinità). — Seminario de’ chierici. — Confraternita della Trinità. — Ricostruzione della chiesa. — Ascanio Vittozzi, architetto, e Giovanni Carracha, pittor fiammingo. — Madonna del Popolo. Origine di quest’imagine miracolosa.— Chiesa rivestita di marmi siciliani nello scorso secolo. — Ospizio de’ pellegrini. — Doti. — Spedale de’ convalescenti teste fondato dalla confraternita a San Salvano. — Selciato di Torino.


Tornando ornai alla via di Dora Grossa onde ci siam diparliti, troviamo alla meta del primo isolato a destra in faccia alla Vôlta rossa una gran porta ov’è l’osteria di S. Simone. In quel sito precisamente, e nel cortile che trovasi a sinistra entrando, sorgeva già nel secolo xii la chiesa parrocchiale di San Simone. Nel 1211 n’era rettore Pietro Tirurgol. Nel 1584 avea 200 parrocchiani ed era di collazione del capitolo. La chiesa era piccola ed infelicissima. Non v’erano