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262 libro secondo


Dal 1621 il collegio medico dell’università di Torino lenea le sue pubbliche adunanze e conferiva i gradi in una sala di questo convento ed avea per suo protettore S. Tommaso d’Aquino di cui celebrava la festa all’altare proprio di detto santo.

Il che durò circa cent’anni finche l’università ebbe splendida sede da Vittorio Amedeo ii nel palazzo costrutto in via di Po. Prima del 1621 l’altare di S. Tommaso era di patronato degli scolari di filosofìa della nazione italiana.

Fin dal principio poi del secolo xv quando fu fondato lo studio di Torino, v’ebbe quasi sempre qualche lettore di teologia Domenicano che conservò fra noi il prezioso deposito di quella pura e così razionale dottrina di S. Tommaso. Il collegio teologico poi fu per più d’un secolo e mezzo quasi interamente composto di Domenicani e di frati minori, e le adunanze tenevansi ora in San Domenico, ora in San Francesco.5

Molti uomini illustri riposano in questo tempio. Nella nave della cappella del Rosario un famoso guerriero, Giovanni Caracciolo principe di Melfi duca d’Ascoli, maresciallo di Francia, morto il 5 d’agosto del 1550, d’anni 63.

L’iscrizione postagli fu trasferita accanto alla porta grande a sinistra.

Presso all’altare di S. Tommaso fu deposto Filiberto Pingon, uomo grandemente benemerito della