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Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/288

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284 libro secondo

nel 1745 sui disegni dell’architetto Bernardo Vittone. La tavola del primo altare a destra con Sant’Antonio da Padova e S. Giuseppe, è di Giovanni Conca, fratello ed aiuto del celebre cavaliere Sebastiano e particolarmente rinomato perla bravura con cui copiava le tavole degli antichi maestri. Questo convento che apparteneva alle Francescane scalze fu dopo il 1814 assegnato alle suore della Visitazione.

L’ultimo palazzo a destra, che ora appartiene al marchese d’Ormea, è sede del tribunale di Prefettura, e fu per molto tempo occupato dal Senato. A’ tempi d’Emmanuele Filiberto vi si volea trasferir lo spedale del duomo per levarlo dal sito in cui era presso al palazzo ducale.

Sulla piazzetta che è a ponente della chiesa della Consolata allo sbocco della larga strada che chiamasi pure della Consolata, sorge un’alta colonna di granito di Baveno, cimata dalla statua della Madonna di marmo bianco, opera dello scultore Bogliani. Fu alzata dalla città di Torino in seguito al voto fatto in occasion del cholera il 50 d’agosto del 1835. Si pose la pietra fondamentale il 28 di maggio del 1836 colla seguente iscrizione:


EX D. D. (decnrionum decreto)
ALOISIVS MOLA COMES I. PANSOJA EQVES MAVRIT.
DVVMVIRI STATVERVNT ANNO MDCCCXXXVI.