Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/373

Da Wikisource.

capo quarto 369

a dire i cantori facevano celebrare una messa quotidiana. In questa cappella fu custodita assai tempo la Santissima Sindone. La tavola della cappella di San Luca è del celebre nostro nazionale cavaliere Ferdinando Cavalieri, e fu surrogata ad altra che prima esisteva del cavalier Delfino. È un dipinto di bontà notabile in tinte molto chiare, per compensare l’oscurità del sito in cui è collocato.

Questa cappella di patronato dei pittori e scultori, è anche titolo canonicale della collegiata della SS.ma Trinità, la cui origine risale al 1060, epoca nella quale Adelaide contessa di Torino, vedova d’Oddone di Savoia, deputò in perpetuo sei cappellani che pregassero per le anime de’ suoi trapassati, ed in particolare per quella di suo padre Olderico Manfredi, conte e marchese, seppellito appiè di quell’altare.

Ora questi Canonici, cresciuti di numero, decorati di mezzetta invece dell’almuzia che una volta portavano, ufficiano due chiese; parte di essi, vale a dire i preti teologi del Corpus Domini, servono la chiesa di questo nome; gli altri sono deputati ad officiare la R. chiesa di San Lorenzo. Ma nei giorni fenati della quaresima si radunano nella loro cappella del duomo a salmeggiare pel riposo delle anime de’ nostri principi.

In altra cappella la tavola della Risurrezione è del

Vol. II 47