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512 libro quarto

legge stampato, e che in gran parie fu già riconosciuto ed approvato dalla Santa Chiesa. Soggiungerò solamente che continuo era il ricorrere che faceano e secolari e regolari, ed anche uomini costituiti nel grado del sacerdozio, ai consigli di suor Maria degli Angioli, ai quali ella, umile non men che prudente, ricordava i precetti dell’eterna sapienza, pigliando da quelle incessanti domande incessante cagione di abbassamento e d’umiliazione, quasichè Dio ciò permettesse onde meglio venisse a comprendersi la sua viltà. Morì a 1 16 dicembre del 1717: e tanta, e così universale fu l’opinione della sua santità, che la Santa Sede permise si desse principio alla causa di beatiflcazione prima che fosse trascorso il decennio dal d’i della morte.

Quando il corpo della serva di Dio, adorno di tal bellezza, maestà e grazia che il suo giacere parea riposo e non morte, fu recato nel coro interiore, corrispondente alla grata che riguardava l’altar maggiore, la calca e la divota curiosità del popolo fu sì grande, che gettò a terra la balaustra di marmo che chiudeva il Sancta Sanctorum.10

Il corpo di suor Maria degli Angioli era deposto a lato dell’altar maggiore, dalla parte del Vangelo, coll’iscrizione: