Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/520

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Note



(1) Guida di Torino.— Iscrizioni patrie, nell’Archivio di corte.

(2) Archivio camerale, Registro controllo, lxxii, fol. 189.

(3) D. Emmanuelis Thesauri, inscriptiones, elogia et carmina, p.266.

(4) Utriusque Sanctissimi Crucifixi Sanctorum Josephi et Augustini Sacelli, architectus et artifex Thomas Carlonus luganensis. Manca questo scultore nel Dizionario del Ticozzi.

(5) Era parente dell’abate Giampietro Costa. — Notizie di monsignor Ilario del Gesù, nell’Archivio di San Carlo.

(6) La prerogativa di questo grand’uomo è stata d’essere stato raro in tutte le virtù che ha praticate in grado eminente, e tutte ad un istesso tempo... Si è perduto uno specchio di santità, dottrina, prudenza e zelo, che credo queste missioni non abbiano avuto il pari. Infine, non è possibile l’epilogare in poche linee le virtù singolari di questo santo prelato, del quale eterna ne resterà la memoria nei posteri, principalmente per le erudite opere date alla luce (in lingua annamitica), e che serviranno di scudo spirituale alli neofiti e d’accesa fiaccola per illuminare le ottenebrate menti dei gentili.

Da lettera 12 maggio 1754 di fra Paolino del Gesù, conservata nell’Archivio di San Carlo, con altre assai da me vedute per cortesia del M.to Rev.do Padre Curato.

(7) Archivio camerale, Patenti del 25 di marzo 1639. Registro n.lvi, fol. 186.

(8) Nel giardino e sopra la porta del chiostro eranvi le due iscrizioni che seguono, le quali con ottimo consiglio il signor cavaliere Gian Carlo Cagnone, intendente generale dell’Azienda economica dell’Interno, salvò e