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Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/569

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Note



(1) Archivi arcivescovili, protoc. xiii.

(2) Conto del chiavarlo di Torino, 1384, 86.

(3) Archivi arcivescovili, protoc. xix.

(4) Archivi camerali. Registri, Controllo xlix, fol. 166. lii. fol. 372.

(5) Quest’aggregazione fu confermata in perpetuo nel 1609.

(6) Da supplica e rescritto di Madama Reale Maria Giovanna Ballista, stampa, negli Archivi dell’arciconfraternita stessa. Negli statuti fatti il 10 maggio 1585 è scritto invece, che, se si tratterà d’un condannato a morte, l’abito sarà bianco di zendado. Fin dal 1582 vennero aggregati a questa nostra confraternita i disciplinanti di S.ta Maria di Biella, e intorno agli stessi tempi la Compagnia della Misericordia di Cavallermaggiore; ne’ tempi posteriori, molte altre.

Nelle Memorie storiche, ms. della confraternita del SS. Nome di Gesù di San Martiniano, leggo che prima della fondazione della confraternita di S. Giovanni decollato, veniva ad assistere i condannali a morte la compagnia del Crocifisso di Grugliasco.

(7) Ricordiamo che sul finire del secolo xvii non esisteva ancora la larga via, per cui da San Dalmazzo si va alla Misericordia. Ma invece vi era una piccola strada senza capo, che riusciva ad un sodo di case che la disgiungeva dalla via in cui era la chiesa delle Monache, come si può veder sulla carta.

(8) Se ne conservano due esemplari negli Archivi della confraternita.

(9) Archivi della confraternita.

(10) Ho queste informazioni dal signor D. Cafassi, che lo assisteva.