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capo terzo 583

Santa Maria di Piazza fino al settembre, nel qual tempo il duca assegnò loro una casa dello Spedale de’ Santi Maurizio e Lazzaro, dove in gennaio dell’anno seguente aprirono chiesa, e dove in ottobre la cresciuta religiosa famiglia die l’abito a Gerolamo Greppo di Mondovì, che fu poi mandato al noviziato a Genova. In giugno del 1624 i Carmelitani Scalzi acquistarono tre case verso la cittadella vicino al Gambero, ed in una d’esse case aprirono chiesa;7 ed era quesf ultima la casa paterna di Gian Domenico Taddei, il quale, come bellamente dice il libro del convento, se stesso offerse in vivo tempio di Dio, pigliando l’abito carmelitano, e la sua casa in cappella della Vergine, madre di Dio, Morì cinque mesi dopo la religiosa professione il 4 dicembre 1626; ed è da notare che le fatiche, l’abitazione piccola e malsana, e i disagi d’ogni maniera otto religiosi spensero dal 1623 al 1629, tutti, da uno in fuori, tra gli anni ventuno ed i quarantotto. Tre altri ne uccise la peste del 1630.

Frattanto, coll’austerità dei costumi e co’ santi esempii illuminavano e commoveano non meno i grandi che il popolo, perocchè in quella età licenziosa, se di rado s’avea cuore abbastanza forte per seguitar il cammino della virtù, s’avea nondimeno la lealtà d’amarla e d’onorarla negli altri, e non si conosceva gran fatto l’arte malvagia, ne il talento maligno di tentar di travestirla in manto d’ipocrisia,