Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/61

Da Wikisource.

capo quarto 57

divozione. Ne vanno attorno molte imagini, e se ne ha la vita stampata.

Nel 1629 le infanti donna Maria e donna Catterina di Savoia, figlie del gran Carlo Emmanuele i, donarono alla Madonna che si venerava nella chiesa del Monte due corone gemmate, colle quali essa e il bambino vennero con gran solennità incoronate da monsignor nunzio Alessandro Castracane, il dì cinque d’agosto. E ciò in presenza di Carlo Emmanuele i, della sua famiglia e di tutta la corte. Queste due sorelle erano l’esempio della corte e l’edificazion di Torino. Neglette le pompe mondane, neglette le regie nozze offerte e trattate, riponevano la loro speranza e la loro consolazione in Dio. Negli ultimi giorni di carnovale, quando gli altri perdevansi nell’eccesso de’ piaceri, esse, ristrettesi in sito appartato, con alcune delle loro dame, aspramente si flagellavano. Una volta passando vicino al loro appartamento Carlo Emmanuele i, con alcuni principali cavalieri, intese il rumor delle percosse, e rivolto a’suoi cortigiani con aria di compunzione disse: Non udite voi la graziosa musica e la delicata armonia che vanno formando le nostre figlie colle loro dame? Nell’anno medesimo, a’ 4 d’ottobre, queste due principesse, desiderose di servir Dio nell’umilia e nel silenzio, pigliarono l’abito del terzo ordine Francescano dalle mani del P. provinciale de’ Cappuccini, fra Paolo Mattia Pergamo d’Asti;

Vol. II 8