Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/636

Da Wikisource.
632 libro quinto

in fine della sesta isola a destra, incontrasi uno dei più notabili palazzi di Torino, che apparteneva una volta ai marchesi Morozzo di Bianzè, ed ora è proprietà dei conti d’Agliano.

Il disegno del medesimo è del capitano Garoe, ma fu perfezionato dal conte Alfieri.

L’isola che segue comprendeva il nuovo monastero in cui si trasferirono, come abbiam detto, le monache Agostiniane del Crocifìsso, prima allogate presso la chiesa di San Martiniano.

Dopo la soppressione degli ordini religiosi vi fu trasferito il Collegio Reale delle Province, che prima era in piazza Carlina. Ora da varii anni è stato destinato a casa d’educazione femminile, sotto al governo delle Dame del Sacro Cuore.

La tavola dell’altar maggiore della chiesa col Cristo in croce, è del Molineri da Savigliano.

In questa chiesa fu sepolto Ferdinando Strozzi, arcivescovo di Tarso, nunzio apostolico, morto il 13 maggio 1695; in aprile del 1701 vi fu deposto temporariamente un altro nunzio, monsignor Alessandro Sforza.

L’isola che segue è occupata tutta intera dallo Spedale di S. Giovanni, del quale nel primo volume di quest’opera abbiamo già narrato brevemente la storia.10

Questo magnifico edilìzio è architettura del conte