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capo quarto 689

volla che predicò a Parigi nell’ultimo viaggio che vi fece, vi fu gran concorso da ogni parte della città. V’era la corte. Nulla mancava di ciò che poteva render l’udienza degna di sì celebre predicatore. Ciascuno s’aspettava un sermone uguale alla forza del suo ingegno, uso a rapir tutti i cuori. Ma che fece quel grand’uomo di Dio? Egli narrò con tutta semplicità la vita di S. Martino a bello studio d’umiliarsi in faccia a tanti illustri personaggi che avrebbero gonfiato il cuore d’un altro. Egli fu il primo a trar profitto dalla sua predica con quest’atto eroico d’umiltà. Ecco, o Signore, come i Santi hanno saputo reprimere la natura che ama il mondano rumore e la pubblica stima; e così convien pure che noi facciamo preferendo i bassi uffici a que’ di maggior comparsa, l’abbiezione all’onore. Spero sicuramente che voi porrete i fondamenti di questa santa pratica insieme con quelli dello stabilimento affinchè l’edilìzio sia fondato sulla pietra, e non sulla mobile sabbia. Monsignor il Marchese capirà facilmente questo modo di procedere... Abbraccio la vostra piccola e cara famiglia con tutta la tenerezza del mio cuore, e sono in N. S. »


Vostro umiliss. servo     

Vincenzo de’ Paoli     

indegno prete della Missione.



Vol. II 87