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Storia di una Capinera 111

stanza da pranzo, ove era acceso un buon fuoco, cogli usci ben chiusi, e il vento che mugolava al di fuori, e qualche volta anche la grandine che scrosciava sui tetti. Come devono esser stati felici lì in crocchio, ben caldi, ben riparati, mentre al di fuori faceva freddo e pioveva!

Oggi abbiamo solennizzato la festa con un buon pranzo, ma senza i signori Valentini.... per colpa mia, l’ho capito, per non farmi incontrare con lui. E la festa è stata senza allegria in confronto del bel pranzo del giorno onomastico di mio padre, te ne rammenti?

La mattina splendeva un bel sole. Sono uscita un momento dinanzi alla porta; mi sopraccaricarono di scialli e di mantelli, e il babbo mi sorreggeva. Come tutto era lieto e mi sorrideva! il cielo splendente di un azzurro purissimo, il sole che indorava la neve di cui l’Etna era tutto