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Storia di una Capinera |
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vano; mi lasciai condurre, mi lasciai trascinare senza sapere io stessa quello che facessero di me. Quanto soffersi, Marianna!... Eppure... allorché egli mi prese per la mano... allorché mi passò il braccio attorno alla vita... mi sembrò che la sua mano ardesse, che mi bruciasse il sangue in tutte le vene, che mi facesse scorrere un’onda di gelo sino al cuore!... ma nello stesso tempo parvemi che mi confortasse. Il cuore mi si spezzava sentendo battere quell’altro cuore contro il mio! Tutti avranno riso di me! Ridi anche tu. Sì, anch’io adesso ne rido. Chi è delle fanciulle alla nostra età che non abbia ballato almeno venti volte? Chi sa se in principio provarono tutto quello che io provai?... Ma in seguito ti confesso che quella musica, quei volti allegri, le parole che egli susurrava all’orecchio per rincorarmi, la sua mano che stringeva la mia, fecero quasi svanire il mio turbamento, anche