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66 Storia di una Capinera

chèsospirava? Sarà anch’egli infelice, poverino! Infatti da qualche giorno m’è parso più malinconico.... ed in quel momento che egli sospirava provavo per lui una gran tenerezza, e non più il solito sgomento, bensì un sentimento tanto amichevole che avrei desiderato essere un uomo come lui, un suo amico, un fratello, per gettargli le braccia al collo e chiedergli che cosa lo affliggesse così, per confortarlo o per dividere almeno con lui le sue pene.

Oh! sì! son peccatacci grossi!... e chi sa quanto dovrò soffrire nel farne la confessione! Poi ne ho sulla coscienza un altro più grosso ancora.... una viva curiosità.... di conoscere che cosa lo rattristasse in quel modo.... Noi altre donne siamo tanto curiose!... Ma capisci benissimo che non osai domandarglielo.

D’allora non lo vidi più che la sera, insieme ai suoi. Non ardisco più uscir sola.