Pagina:Storie lodigiane 1847.djvu/157

Da Wikisource.

.... sterilis.. diu palus, aplaque remis
Vicinas urbes alit, el grave sentii aratrum.

I.

NOTIZIE PRELIMINARI.


1.° Confini. — Il territorio Lodigiano s’estende a duecento sessantotto miglia geografiche, o poco più di un milione e quattrocento mila pertiche censuarie, tra il territorio di Bergamo e Milano al nord; di Milano e Pavia all’est; di Crema e Cremona all’ovest; al sud il Po lo taglia dal Piacentino.

Così confinato s’avvicina all’aspetto di luna, falcata da quella parte che guarda l’oriente; ed ha suoi punti più lontani in lunghezza di forse trentadue miglia comuni lombarde da Fornace nel corno superiore di poco in su di Rivolta, a Castelnuovo-bocca-d’Adda nel corno inferiore in sull’angolo del confluente dell’Adda. In larghezza è quasi quattordici miglia nella linea maggiore verso la metà della terra, avente ad una estremità Brusada, all’altra Cereto.

2.° Giacitura. — E straordinaria e forse la migliore di Europa l’agraria floridezza che incontrasi in questa picciola parte di suolo, onde che trasse a maravigliarne non lochi, i quali vollero in altri molti paesi e nella istessa