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gittasi in Lambro sotto di S. Colombano. I nostri non senza ragione lo chiamarono fiume.

Il Brembiolo e la Venere > à l’uno presso Ossago, l’altro presso Borghelto nascendo, corsero pure abbondantissimi d’acque in letti più vasti, de’ quali rimangono ancora gli avvallamenti. Ed altre acque si fecero quivi delle correnti e corsero a gittarsi nelle bassure dell’Adda, o del Lambro, o del Po, facendosi perciò delle profonde fessure che dividono ancora l’alte costiere dei detti fiumi, e chiamansi valloni, ora sono ingombri di alti alberi, e servono talora a scaricare le acque piovane o superflue alla irrigazione. Questo dell’aro Lodigiano.

Ora della Gera-d’Adda e di tutta l’altra bassura contenuta nelle sponde d’Adda parmi di dire, che non avendo ancora questo fiume un libero decorso, occupasse presso che interamente essa bassura, ove con tortuose correnti, ove con allagamenti e mortizze, lasciando qua e colà alcuni spazi elevati come isolette. Vigadore Portatore Fulcheria furono le antichissime isole della Gera-d’Adda, vedremo in seguito che questa gran palude tra le due sponde dell’Adda venne in gran parte asciugata per industria d’antichissime genti, e che verso il secolo undecimo ricomparve e fu il lago o mare Gerondo.

2.° Vegetazione primitiva. — Sopra un cotale terreno era una selva diversa, secondo che aveva preso nel padulo o nell’asciutto, in più o meno vigoroso terreno. Aspra del tutto e selvaggia come suol fare natura nelle abbandonate terre, od in quelle che l’uomo non ha ancora potuto penetrare.

Oggi che il nostro suolo vesti quasi una seconda natura è diffìcile dire quale vegetazione spontanea siasi quivi sviluppata nell’età remotissima che narriamo. Ci sembra