Pagina:Strada ferrata da Milano a Monza.djvu/2

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Sarti è giusto di tributare degli elogi come quello che ha diretto tutti i lavori con grande attività.

Monza è città di 10,000 abitanti. Da Milano a Monza la distanza è di 14,700 metri cioè due miglia tedesche circa (di 7425 metri) 3 leghe e 3/4 circa di Francia (di 4,000 metri).

Riservandoci di entrare in qualche dettaglio nel fascicolo di agosto nel quale daremo una tavola rappresentante il prospetto del caseggiato in Milano da dove partono le carrozze e i carri sulla strada a rotaja verso Monza, diamo intanto l’estratto della relazione fatta dall’Eco della Borsa sulla prima prova di corsa sulla strada ferrata, eseguita coll'assistenza delle Autorità.

Alla stazione di Milano tutto era nella massima attività fin dall’alba del giorno 23. Non appena giunse l'annunzio che i lavoratori avevano dato gli ultimi colpi di marra per livellare e rassodare il tratto di rotaje che passa nelle praterie del podere Rabina, poco oltre Sesto, non che l’ultimo tronco presso la stazione di Monza, l’ingegnere direttore mosse colla locomotrice per esplorare tutta la linea, fino alla desiderata meta di Monza. Partito in compagnia di pochi ajutanti, visitò tutte le opere successivamente, arrivò alla stazione di Monza, e per le sei antimeridiane trovavasi già di ritorno colla macchina, dopo aver impartite le disposizioni richieste dalla maggior sicurezza e dal perfezionamento della rotaja.

A quell'ora stavano raccolte alla stazione di Milano moltissime persone che, ottenuto l'ingresso, desideravano essere presenti all'esperimento prescritto dalla legge, per verificare la forza di pressione a cui può essere sottoposta una macchina a vapore.

La Commissione nominata dall’I.R. Delegazione Provinciale, dietro commissione dell'I.R. Governo, era composta di regi funzionari, di tecnici e di dotti.

Per condurre l'esperimento, che fecesi a freddo, in mancanza della tromba, colla quale si doveva produrre il condensamento dell'acqua nella caldaia (boiler) della macchina, si pensò a ciò ottenere coll'azione dell'altra macchina a vapore, alternando l'operazione con ambidue. Nel corso del mattino l'esperimento ebbe luogo alla presenza e sotto la direzione della Commissione, che scrupolosamente si occupò dei più minuti particolari della macchina e delle parti di essa. Questi viaggi di prova furono spinti ben oltre Sesto San Giovanni con diverse velocità e sempre senza accidenti. Nulla possiamo sapere intorno al giudizio pronunciato dalla Commissione. È però un fatto, che tosto dopo vennero dall'ingegnere direttore date le disposizioni per un secondo viaggio di prova da Milano a Monza nel dopo pranzo.