Pagina:Straparola, Giovanni Francesco – Le piacevoli notti, Vol. II, 1927 – BEIC 1930632.djvu/197

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favola quarta 191

a quelli che vi entrano, non è speranza di uscirne giamai. Ma se gli è ne’ floridi campi elisii, dove è perpetuo ed eterno riposo, non ha ella bisogno de legati, nè di fideicommessi. Ma se gli è nel cerchio di mezzo, dove limitatamente si purgano e’ peccati, è manifesto che, poi che saranno purgati, si scioglierà e libererassi al tutto, nè alcuna cosa le gioveranno i legati. Per il che, lasciata da canto l’anima del padre alla divina previdenza sottoposta, dividiamo la paterna eredità, e godiamola ancor noi fin che viviamo, sí come l’ha goduta il padre nostro mentre egli visse, acciò non siano di miglior condizione e’ morti che gli vivi. — Conchiudo adunque per questa mia breve novella, che debbiamo far bene mentre viviamo, e non dapoi la morte, con ciò sin che oggidí, sí come dissi nel principio del mio parlare, o poco o niente si serva la fede ai morti. —