Pagina:Straparola - Le piacevoli notti II.djvu/143

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la morte nostra aspetta a te, come vero successore; e acciò che tu diventi uomo prudente e accorto, e a tempo e a luoco possi saviamente reggere il regno tuo, io determinai mandarti in Austria, dove dimora Lamberico, da parte di madre tuo zio. Ivi sono uomini dottissimi, e quali per amor nostro ti ammaestreranno, e sotto la loro disciplina verrai prudente e savio. Rodolino, inteso il parlar del Re, si sbigottì e quasi muto divenne; ma pur, ritornato in sè, disse: Padre mio, quantunque lo allontanarmi da voi mi sia dolore e pena, perciò che mi privo della presenza vostra e della madre mia, pur, perchè così v’aggrada, io sono disposto di ubedirvi. Il Re, intesa la benigna risposta del figliuolo, subito scrisse a Lamberico suo cognato, e li significò la causa, raccomandandogli il figliuolo come la propria vita. Rodolino, poi che fatta ebbe la larga promessa al padre, assai si duolse; ma non potendola con suo onor ritrattare, a quella consentì. Ma prima che si partisse, trovò la comodità di parlar con la sua Violante per instruirla che far devesse fin’alla venuta sua, acciò che un tanto amore non si separasse. Trovatisi adunque insieme, disse Rodolino: Violante, io, per compiacere al padre mio, m’allontano da te col corpo, ma non col core; e ovunque sarò, io sempre mi ricorderò di te. Ma pregoti per quello amore ch’io ti portai, porto e porterò fin che ’l spirito reggerà queste ossa, che tu non vogli congiungerti in matrimonio con uomo alcuno, perciò che, tantosto ch’io ritornerò, prenderotti senza fallo per mia legittima moglie; e in segno della mia intiera fede, prendi questo anello, e tiello caro. Violante, avuta la trista nuova, volse da dolor morire; ma poscia che riebbe le smarrite forze, rispose: Signore, Dio volesse che io mai non vi avesse conosciuto, perciò che io non mi troverei in tanti duri affanni, in quanti