Pagina:Straparola - Le piacevoli notti II.djvu/18

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stanza mi pregò che le cose sue e la persona vostra raccomandata mi fusse, sovenendovi di tutto quello che vi fia bisogno. Io per l’amorevolezza, che fu ed è tra noi, li promisi di far quanto mi comandava. Però io me ne sono qui ora a voi venuto, acciò che, occorrendovi cosa alcuna, senza rispetto mi comandiate. Madonna Daria, che per natura era dolcissima, sommamente lo ringraziò, pregandolo che non le mancasse nelle sue bisogna. E così messer Liberale le promise. Continovando adunque messer Liberale la casa della comare, nè lasciandole cosa alcuna mancare, conobbe lei esser gravida, e fingendo di non saperlo, disse: Comare, come vi sentete? Vi par forse strano della partenza di messer Artilao vostro marito? Rispose madonna Daria: Certo sì, messer compare, e molti rispetti, e maggiormente per trovarmi ne’ termini che ora mi trovo: Ed in quai termini, disse messer Liberale, vi trovate? Gravida in tre mesi, rispose madonna Daria; ed ho una gravedanza sì strana, ch’io non ebbi mai la peggiore. Il che sentendo, il compare disse: Dunque, comare, voi siete pregna? Così fosse il compare, rispose madonna Daria, ed io sarei digiuna. Dimorando messer Liberale in tali ragionamenti colla comare, e vedendola bella, fresca e ritondetta, in tal maniera del suo amor s’accese, che dì e notte non pensava ad altro salvo ch’a conseguir il disonesto suo desire; pur l’amor del compare lo rimoveva alquanto. Ma spronato dall’ardente amore che lo struggeva, s’accostò a lei, e disse: quanto, comare mia, m’incresce e duole che messer Artilao sia da voi partito, e lasciata pregna, perciò che per la sua presta partenza, egli s’avrà di leggieri domenticato finire la creatura, che nel ventre portate. E da questo forse prociede la mala gravidezza ch’avete. Rispose la comare: Avete voi, o mio com-