Pagina:Straparola - Le piacevoli notti II.djvu/42

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dopo in tal modo le disse: Donne venerande, voi chiaramente sapete che ad altro fine non siete qua raunate, se non per far elezzione di una, che sia capo vostro. Se così è, voi per conscienza vostra eleggerete quella, che vi parrà migliore. E così di fare tutte le donne risposero. Avenne che nel monasterio trovavansi tre donne, tra’ quai nacque grandissima differenza, qual di loro dovesse esser badessa; perciò che ciascaduna di loro era molto favoreggiata dalle suore, e riputavasi per assai rispetti alle altre superiore; e però ciascaduna di loro desiderava esser badessa. Mentre che le monache si preparavano di far la elezzione della nuova badessa, si levò in piedi una delle tre donne, suor Veneranda chiamata; e voltatasi alle suore, così disse: Sorelle e figliuole da me amate molto, voi chiaramente potete comprendere con quanta amorevolezza io sempre abbia a cotesto monastero servito, che già ne sono venuta vecchia, anzi decrepita. Onde per la lunga servitù mia e per l’età, mi parrebbe convenevole che io fosse per vostro capo eletta. E se non vi muoveno ad eleggermi le fatiche sostenute e le vigilie fatte nella gioventù mia, muovevi almeno la vecchiezza, la quale dee esser sopra ogni cosa sommamente onorata. Voi vedete che poco mi resta a fornire il tempo di mia vita; considerate che tosto darò luogo ad un’altra. E però, figliuole mie, mi darete questa breve allegrezza, riducendovi a memoria e buoni consigli che sempre vi ho dati. E dette queste parole, lagrimando tacque. Finito che ebbe suor Veneranda di parlare, levossi in piedi suor Modestia, di età seconda; e in tal maniera disse: Madri e sorelle mie, voi avete apertamente udita e chiaramente intesa la proposta di suor Veneranda; la quale avenga che sia la più attempata di alcuna di noi altre, non però