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questi egli destò gli Ateniesi alla battaglia; i quali quasi che imperversati e per le Muse, e per Marte, levarono le ancore, e subito uscirono di porto cantando, ed insieme gridando superarono colla forza, e colla gagliardezza i Megaresi: e perciò Salamina da capo venne sotto all’imperio degli Ateniesi. Il perchè Solone era tenuto in grandissima venerazione, siccome quegli che non pure aveva cancellata la legge, fingendo d’essere furioso, ma eziandio aveva vinta la battaglia con la musica. Essendo similmente guerra fra gli Ateniesi, e Megaresi per conto di Salamina, Selene navigò in Coliade, là dove le donne facevano allora la festa di Cerere. Quindi Selene mandò certo rifuggito a’ Megaresi, il quale dicesse loro. Se voi navigherete in Coliade senza dubbio alcuno prenderete le mogli degli Ateniesi, le quali quivi danzano, purchè non siate pigri a ciò fare. I Megaresi ciò udendo, se lo credettero, e perciò quivi dirizzarono le prode delle navi. In questo mentre Selene impose alle donne, che quindi n’andassero; e, raccolta gran moltitudine di giovanetti sbarbati, e vestiti di abiti donneschi, ed inghirlandati comandò loro che, messesi sotto i panni le spade, saltassero, e danzassero lungo la riva del mare. I Megaresi giunti quivi, ed ingannati dal volto de’ giovanetti, che non avevano pelo in barba, e dalle vesti femminili, uscirono fuor delle navi, e s’ingegnavano di prenderli come se fossero state veramente donne. I quali subitamente dimostrando colle imbrandite spade, come essi erano maschi e non femmine, ammazzarono i nemici, e montarono sulle navi, e perciò s’impadronirono di Salamina.