Pagina:Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni.djvu/146

Da Wikisource.
134 PARTE SECONDA

un uomo che non ha il menomo riguardo alle proprie promesse, nè agli atti di generosità ond’è stato ricolmo dai suoi vincitori?

I benefizi sparsi dal nostro augustissimo imperatore e re, 1.º su tutto l’esercito italiano, niun membro del quale (purchè suddito) è stato lasciato privo di mezzi di sostentamento; 2.º su tutto il numeroso ordine degli uffiziali civili; la cura paterna adoperata dal governo austriaco, non appena restituito in Italia, a riunire tutti i partiti in un solo ed a trattarli tutti come figliuoli, senz’aver riguardo nè all’opinioni politiche, nè agli anteriori portamenti di ognuno, seguendo anzi per quegl’istessi che l’hanno astretto ad usar rigore, l’ispirazione di un sentimento affatto paterno; sono tutte cose talmente notorie, che senz’altro distruggono le calunnie con tanta enfasi spacciate dal re di Napoli!

Lombardi! Naturalmente sincero e in niun modo vantatore per sistema, il governo austriaco vi ha promesso la tranquillità, il buon ordine pubblico ed una amministrazione paterna. Egli atterrà quanto vi ha promesso. Sovvengavi dei tempi felici anteriori al 1796, delle instituzioni di Maria Teresa, di Giuseppe II e di Leopoldo; paragonate quel sistema di governo con quello che vi toccò sopportare di poi, e che, fondato sopra i medesimi princìpi, vi fu annunziato con le stesse mendaci espressioni che ora vengonvi indirizzate. La vostra soverchia credulità alle promesse della democrazia francese, vi ha tratti di già in rovina; siate omai più prudenti e non dimenticate che dopo l’esperienza la vostra colpa sarebbe più grave che non