Pagina:Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni.djvu/211

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PARTE SECONDA 199

bardia, vo’ dire che il beneficio dell’istruzione vi è sparso da per tutto. Gl’infimi Comuni hanno un maestro ed una maestra di scuola, che insegnano ai figliuoli dei contadini il leggere, lo scrivere, il catechismo, l’aritmetica e la storia sacra. Pochi altri paesi d’Europa sono in questo particolare tanto avvantaggiati quanto è la monarchia austriaca. Il suo governo poche cose spinge all’estremo, ed è anzi propenso assai ai termini di mezzo e ai partiti moderati. Egli è appena più entusiasta dell’ignoranza che nol sia della scienza; ma lo scopo a cui tendono i suoi sforzi, il bene onde vorrebbe arricchire i suoi sudditi, si è la mediocrità. Mediocrità d’ingegno e di dottrina, non curanza di carattere, insensitività di cuore, attutamento delle passioni, scarsità di coraggio e di volontà; ecco quel che vi vuole per l’imperatore d’Austria. Un popolo formato giusta un tale modello non si ribella mai; ubbidisce, paga, ammira il suo padrone, e, se natura il concedesse, lo amerebbe.

Le scuole primarie sono pertanto protette in Austria, perocchè fanno entrar nelle menti del popolo quel primo e fievol barlume del sapere, che trionfa degl’istinti barbarici, e che, signoreggiando il selvaggio, lo guida sino al primo grado della civiltà, all’obbedienza. Benchè imperfettamente costituiti, i ginnasi e i licei potrebbero agevolmente venire riformati. Ma sulle Università particolarmente l’Austria appunta tutte le sue batterie, spiega intiera a tal uopo la sua perizia e la sua tattica, e appalesa pur troppo l’ardente sua brama di soffocare sin da’ primordii ogni nobile e generosa tendenza.

Nulla dirò intorno al modo con cui sono nominati i