Pagina:Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni.djvu/214

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202 PARTE SECONDA

ad ascoltare la messa, se ha mangiato carni in un giorno di magro, se ha fischiato od applaudito in teatro, se ha altercato con qualsiasi agente del governo, se gli è uscita di bocca una qualche parola un cotal poco leggermente detta contro i pubblici ufficiali o i loro atti, se ha un libro condannato, se ha contratto una qualche relazione disonesta con alcuno, ed uno di questi mancamenti gli viene apposto da alcuna delle dette polizie, tutta la dottrina di un Cuvier o d’un Humboldt, accoppiata con un’applicazione da Benedittino, non varrà a preservarlo da un avvilitivo sfratto. Ora sono queste le cose che i professori dell’Università hanno dritto di esigere dai giovani confidati alle loro cure? L’Università è essa un convitto di putti? I giovani in procinto di diventare uomini devono essi venir trattati come fanciulli? Sì, certamente, in Austria, ove l’intento così del legislatore, come dell’esecutore delle leggi, o altrimenti l’idea sulla quale è fondato il sistema della pubblica amministrazione, è appunto l’attutamento dell’energia umana, la trasformazione degli uomini in ragazzi, di creature ragionevoli, imputabili e dotate di volontà in creature passive, obbedienti ciecamente, che non presumano di giudicare nè di volere. I fanciulli di cui ho parlato di sopra, la cui educazione non è stata diretta dalla mano ferma ed abile del padre, la cui puerizia non è stata preparazione all’adolescenza, troveranno essi negl’istituti di pubblica istruzione il mezzo di riparare il tempo perduto, potranno essi coltivare, nell’adolescenza, i germi della virilità? Passano essi i giorni dell’adolescenza all’Università, in quel modo che hanno passato gli anni della puerizia presso una madre