Pagina:Sulla venuta in Italia degli arciduchi d'Austria conti del Tirolo.djvu/19

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14 Sulla venuta in Italia

riva del Po per riceverli, prosegue il suo viaggio. Ma, giunto al Monastero dei Canonici Lateranensi 8 miglia distante da Piacenza, sente che le LL. AA. non verranno altrimenti quel giorno e delibera di riposarsi in detto monastero e rimanda la carrozza del Cardinale. — Arriva in posta a Piacenza il 15 alle 24, cioè due ore dopo che v’erano entrati gli Arciduchi, li quali erano stati incontrati da 62 carrozze a 6. Per mezzo del suo segretario Lorenzo Chimentelli avvisò del suo arrivo il barone Chinigh maestro di camera dell’Arciduca Carlo, il Conte di Aspur maestro di camera dell’Arciduchessa e il Conte Giorgio Cherghen maestro di camera dell’Arciduca Sigismondo1, il Marchese Pallavicino maestro di camera del Duca di Parma e il Marchese Lando d.o della Duchessa2. Fu mandato a prendere in 2 carrozze ed accompagnato a Palazzo. Viene ricevuto il giorno dopo, 16, dagli Arciduchi, dal

  1. Riportiamo i nomi di questi cavalieri tedeschi, come sono citati dal Settimanni, declinando ogni resposabilità sull’esattezza grafica.
  2. Era duca di Parma Ranuccio II, che nel 1652 non aveva ancora sposato l’avvenente Margherita Violante figlia di Vittorio Amedeo I duca di Savoia, matrimonio, che successe nel 1660.
         Duchessa di Parma era la madre del duca, (vedova da 6 anni e ne aveva 54), Margherita, figlia di Cosimo II e di Maddalena d’Austria.