Pagina:Sulla venuta in Italia degli arciduchi d'Austria conti del Tirolo.djvu/21

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16 Sulla venuta in Italia

un diario di quell’epoca, che conservasi nell’archivio privato dei conti Forni di Modena, scritto dal conte Guglielmo Codebò e pubblicato dal Campori1, parlando delle feste fatte in quei giorni, dice, che «il Duca va il 5 aprile ad incontrare i Principi forestieri all’Enza (ossia al confine tra Parma e Reggio) con 48 carrozze a 6 cavalli, pernotta a Reggio e giungono il 6 a Modena, primi i Duchi di Mantova, poi gli Arciduchi incontrati da 190 carrozze.»

Non apparisce dal diario del Codebò che gli arciduchi prima del loro ingresso nella capitale estense abbiano fatto sosta a Reggio, eppure trovammo fra i mandati del 16522 «i recapiti di spese fatte dal sig. Francesco Boccalini Proveditore a Reggio per l’Illuminazione in occasione delle Foresterie degli Arciduchi Leopoldi (così detti, perchè figli dell’Arc. Leopoldo) per le quali s’è gli è spedito mandato, ecc.» ed acclusa vedesi una «nota di pittori che hanno servito sotto il comando di me Paolo Emilio Besenzi nel dipingere le aquile, gilli et torziere (ossia candelabri) et altri edifici per illuminazione del cortile, portone e porta della Cittadella a Reggio in occasione della venuta de Ser.mi

  1. G. Campori, Strenna modenese, 1844. - (Biblioteca estense).
  2. R. Archivio di Stato di Modena - Mandati n. 6539.