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Pagina:Sulla venuta in Italia degli arciduchi d'Austria conti del Tirolo.djvu/48

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degli Arciduchi d’Austria Conti del Tirolo 43

coglienza, quale si addiceva ad un sovrano. Comunque sia, forse per non disgustare nessuno, il Duca preferì di non muoversi e poi dobbiamo notare, che Francesco I era stato a Firenze anche nel gennaio.

Tornando ai preparativi per le feste di Firenze, vediamo il nostro Guidoni talmente occupato nell’allestire il torneo, che il conte Ronchi scrivendo al Duca e parlando di lui, dice che «è invisibile et appena ha il tempo di mangiare, che tutti lo travagliano, ora aggiungendo, ora diminuendo qualche circostanza alla festa... che alle difficoltà, che non sono poche, vi si aggiunge quella del tempo, che ogni giorno con due o tre ore di pioggia impedisce la continuazione del lavoriero et apporta pregiudizio al già fatto» ed il Guidoni stesso scrive al Graziani il 16 aprile «io credo che in pochi giorni saremo all’ordine; gli è ben vero che prima che martedì o mercoledì prossimo avvenire non credo sia per farsi et oltre a questo per essere festa da farsi di notte, allo scopo bisogna stare col tempo.»


Gli arciduchi giunsero in Firenze la sera del 19 aprile. Il diario del Settimanni a c. 294 ne descrive l’entrata in questi termini «Addì XIX di aprile 1652 venerdì sera arrivarono in Firenze i Ser.mi Arciduchi Ferdinando Carlo e