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Pagina:Sulla venuta in Italia degli arciduchi d'Austria conti del Tirolo.djvu/69

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64 Sulla venuta in Italia

dichiarato di mandar a detto sig. Marchese una Credenza d’Argento dorato per otto bocche, oltre l’averle consegnata Patente di fare leva di mille huomini dal Tirolo per servizio de Veneziani.»

«Alla famiglia del med.o sig. Marchese S. A. lasciò doble cento et ungari cinquanta per li Musici, havendo fatto anche distribuire altri regali a diversi, se bene di poco rilievo.»

«Non essendo intervenuti gli Eminentissimi sig.ri Cardinale Legato e Vescovo all’opera recitata per le difficoltà non aggiustate di precedenza, fu replicata la medesima opera sabbato passato che riuscì con molto plauso.»


Come abbiamo veduto, gli arciduchi mossero per Venezia il 13 maggio. Desiderando seguirli, onde il nostro studio non rimanesse incompleto, dobbiamo essere grati al Sovrintendente degli Archivi Veneti e Direttore del R. Archivio di Stato in Venezia Comm. Federico Stefani, che da noi pregato, ebbe la cortesia di comunicarci ciò che relativamente al soggiorno di questi principi in Venezia trovasi inserito nel libro dei Cerimoniali a pag. 61, corredato di note.

Da questo veniamo a sapere, che gli arciduchi alloggiarono in casa Grimani Calergi e che avevano un seguito di 400 persone. Complimentati da parte della Serenissima, i principi pregarono