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Considerazioni sul consolidamento dei terreni

Mi permetta qui il lettore di esporre alcune considerazioni, che non mi pajono inutili. Del resto egli potrà saltare direttamente a pag. 89, alle parole Ritorno ora.

Le gallerie che attraversano le argille o le marne argillose dell’epoca terziaria media, se non sono rivestite rapidamente e solidamente, spesso si restringono, il suolo s’innalza ed ancorchè siano bene armate arrivano a chiudersi completamente in un periodo di tempo non molto lungo.

Questo restringimento, questo sollevamento del suolo è graduale, lento e pare un fenomeno derivante dal gonfiamento delle argille.

Alcuni ingegneri lo attribuiscono ad un fenomeno di gonfiamanto propriamente detto, ossia ad un aumento di volume dell’argilla o della marna argillosa, altri lo attribuiscono ad un fenomeno di pressione.

Se si espone all’atmosfera l’argilla marnosa estratta da una galleria, e l’atmosfera non è umida, essa diminuisce di volume. Se la si espone ad un atmosfera umida assorbisce ancora acqua ed il suo volume aumenta.

Nelle gallerie l’argilla è umida, ma, essendo stata sottomessa per molti secoli ad una pressione notevole, è costipata, compressa ed allorquando si trova in presenza dell’umidità può assorbirne ancora con un aumento di volume.

Ciò si verifica specialmente per le argille ricche di elementi salini.

Gli elementi salini in presenza dell’umidità diventano deliquescenti e l’acqua da essi assorbita produce un aumento di volume.

Il salgemma nelle miniere non contiene acqua come il sale marino, sebbene sia stato prodotto in un modo analogo.

Esposto all’aria, se essa è asciutta, si conserva inalterato, se è umida diventa deliquescente e via via aumenta di volume.

L’argilla ricca di elementi salini è soggetta ad un gonfiamento nell’interno delle gallerie.