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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST 135

terono scorgere, un po’ vagamente, una vera colonna di crotali, la quale si era incanalata in un fianco della parete rocciosa scendente non a picco.

— Ve ne sono delle centinaia là dentro!... — esclamò Harry, facendo un gesto di spavento. — Se avessero invasa la miniera o per lo meno le rive del Mar Morto? Mi sento correre un brivido per le ossa solamente a pensarci...

John, vestiamoci alla svelta ed andiamocene.

— Non arresteranno la marcia finchè non avranno raggiunti i loro covi — rispose l’indian-agent.

— Ti credo volentieri, però preferisco trovarmi al più presto ben lontano... Ah! E i nostri cavalli? Credi tu che gl’Indiani li abbiano catturati?

— Sì saprà quando avremo girata la miniera... Può darsi, che essendo quasi subito scoppiato l’uragano, abbiano potuto sfuggire ai lazos di quei vermi.

Dove saranno scappati? Ecco quello che vorrei sapere anch’io.

— Suvvia, vestitevi e seguiamo questo cornicione che lambe l’abisso per parecchie miglia.

Vi avverto che chi soffre le vertigini può far ritorno alla miniera.

— Oh, mai!... — protestarono Giorgio ed Harry.

Nuvola Rossa rispose con una delle sue solite alzate di spalle.

Si pulirono alla meglio della polvere di carbone che imbrattava i loro corpi e che il vento pungente che scendeva dalle alte cime della sierra aveva subito disseccata, ed indossarono i loro vestiti, quantunque fossero ancora bagnati.

Prima loro precauzione fu di cambiare le cariche ai rifles, potendo trovarsi, da un momento all’altro, di fronte a qualche animale pericoloso, perchè, specialmente i grossi, preferiscono i luoghi deserti fiancheggiati dai cañones.

Il sole faceva la sua comparsa fra i due più alti picchi della sierra, quando i quattro avventurieri e la piccola indiana si misero in marcia, ansiosi di ridiscendere verso la prateria, spinti da una vaga speranza di riveder galoppare, ancora liberi, i loro cavalli.

Il cornicione che s’appoggiava alla roccia da una parte e che scendeva a picco dall’altra nell’abisso, era così stretto da permettere a malapena il passaggio ad un uomo per volta, ed inoltre, di quando in quando, era interrotto da crepacci abbastanza profondi scavati da furiosi torrenti sboccanti da un gran numero di piccole caverne, asili un giorno d’orsi, di giaguari o di coguari.

Tenendosi sempre bene addossati alla parete ed aiutandosi l’un l’altro, i quattro avventurieri avevano già percorso qualche miglio e stavano girando un acuto sperone che formava un grande angolo, quando John, che precedeva sempre il drappello, si fermò bruscamente, facendo un gesto poco rassicurante.