Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/161

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varle la gioia ricordandole in quale disposizione d’animo egli l’avesse lasciata il giorno prima: «Iersera non avrei data una pipa di tabacco per la sua vita. Oggi è tutt’altra cosa». Pensò ancora, poi abbandonò lo stipite e si raddrizzò prima di porgerle la mano per salutarla: «Resterei volentieri ancora qui» e per un momento il suo corpo pesante si fece pesante, si torse come se la sua grossa pancia fosse stata parte di un serpe privo di gambe «ma debbo affrettarmi» e se ne andò.

Essa restò a seguirlo con l’occhio. Vide chiaramente che a un certo momento s’arrestò con una gamba in aria esitante a calarsi e raggiungere il prossimo scalino. Ma poi, piú deciso, procedette oltre e scomparve. Avrebbe forse voluto dirle qualche cosa d’altro? Non volle pensarci piú ma come si avviò alla stanza dell’ammalato, la sua immagine la inseguí. La vedeva come s’era mossa nelle ultime ore: Ora l’aveva incoraggiata ed ora spaventata; anche adesso nel momento in cui sembrava che fosse arrivato alla speranza anzi quasi all’intera tranquillità, si teneva un piccolo spazio libero per ballonzolare fra l’ottimismo e il timore.

Essa ancora non aveva ringraziato per l’esaudimento della sua preghiera. Lo fece nel breve spazio di tempo che le occorse per percorrere il corridoio. Non rallentò il passo per poter dedicare piú tempo alla preghiera. Pensò: “Si prega benissimo anche accanto a lui”. E sorrise maliziosamente. Era un modo di tradirlo.

Roberto giaceva tuttavia esausto. La respirazione sua era oramai libera. Il dottore gli aveva gridato nelle orecchie: «Ecco che arriva la perfetta euforia». La parola strana s’era confitta nel suo orecchio e lui l’accarezzava proprio come essa accarezzava lui. Sentiva anche tale euforia. La respirazione è una delle principali attività del nostro organismo e riaverla intera è una grande prestazione. Avrebbe potuto dormire senza la compagnia di mostri e di catastrofi.

Quando vide rientrare la moglie le sorrise: «Questa volta» disse «non ci fu bravura da parte mia. Tutto compreso fu una cosa poco dolorosa. Qualche cosa m’opprimeva, ma il buono era che non c’era la possibilità di protestare. Tutto il