Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/197

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signora Carini come il suo bambino fosse stato fatto. Lo piangeva con la buona signora descrivendolo come se avesse somigliato a Bianca. Le pareva un delitto e una vergogna parlare della deformità del povero bambino. E cosí anzi il ricordo di Achille si purificò e certo in ultimo Bianca e Achille si confusero tanto bene insieme che Amelia piangeva piuttosto di non possedere Bianca che di aver perduto Achille. Amelia ebbe una grande gioia che le fu concesso di dormire con Bianca. La piccola che ancora faceva dei denti si destava talvolta piangendo di notte e destava allora anche la Gemma. Le due madri divenute intimissime nell’affetto per i bambini andarono presto d’accordo e Bianca dormí nel letto del signor Merti che per intanto dovette emigrare dalla stanza di sua moglie. Amelia amava nella semioscurità alzarsi a contemplare l’angioletto che le dormiva accanto. La stanza era illuminata da una debole luce rosea e la bambina era coperta solo da breve camiciuola. Le sue carni bianche avevano degli splendori delicati in quella luce. Il miracolo della vita, della piú pura vita, si enunciava chiaro con un distacco incredibile di colore in quella stanza ove l’unica luce rosea avrebbe dovuto fondere tutto. La testina ricciuta poggiava immota i labbrucci socchiusi. Talvolta un sogno le strappava qualche parola incomprensibile di cui Amelia rideva tanto da dover premere la propria bocca sul guanciale. Una manina nel sonno poggiava sempre accanto alla testa di Amelia che non rifiniva d’ammirarne le unghiette miniate.

Oh! se le avessero lasciata quella bimba per tutta la vita ella non avrebbe domandato di meglio. Ma già il signor Carini aveva scritto che fra giorni sarebbe venuto a riprendere la sua famiglia. Si facevano ora dei complimenti. I Carini non volevano piú oltre abusare dell’ospitalità dei Merti e il marito dava ordine alla moglie di prendere delle stanze in un Hôtel per rimanervi tutti insieme per una decina di giorni. Oh! Amelia non avrebbe permesso questo. Almeno finché Bianca sarebbe rimasta in quella città avrebbe dormito con lei e tanto fece e tanto disse che la moglie convinse subito per lettera il marito di accettare l’ospitalità del Merti.