Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/204

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che ai terzi poteva far dubitare di tale suo amore, altrimenti non ci avrebbe messa tanta enfasi.

Paolo piegò il capo scorato. Egli era già arrivato a quel punto della passione nel quale ogni alterigia è definitivamente smessa. Oltre che la bellezza egli amava in Amelia anche la virtú. Oh! se sua moglie fosse stata cosí (egli si diceva) egli avrebbe passata la vita ai suoi ginocchi. Il lusso di quel palazzo faceva risaltare meglio la modestia di Amelia. Come si capiva che l’unica cosa di quel palazzo cui ella fosse attaccata era quella sua figliuola Donata. Quella stessa Donata era la prova vivente dell’eccellenza dell’organismo della madre. Quell’organismo, crogiuolo delicato e purificante, aveva annullata la tabe del padre!

«Signora!» egli disse e non volle rinunciare al godimento di parlare del proprio amore, «Signora! Io amo e stimo anche vostro marito.»

Gli occhi azzurri s’addolcirono.

«Permettete» proseguí egli dopo una lieve esitazione, «che io continui le mie cure a Donata. Io spero che la mia presenza non vi offenda tanto da costringervi ad allontanarmi da questa casa. Se avessi a recarvi dispiacere l’abbandonerei da me.» Ella disse con dolcezza: «Vi sono anzi riconoscente delle vostre cure per Donata e vi prego di continuargliele».

Egli non sentí che la dolcezza che c’era in quella voce e non il senso delle parole. Ebbe il torto di afferrarle una mano; ella gliela tolse con disdegno. Si separarono lui umile, supplichevole, essa con evidente premura di vederlo fuori della porta. Ed essa ritornando alle sue solite occupazioni pensava di dover lagnarsi del contegno di Paolo col padre suo. Il disdegno le arcuava le belle labbra. Lui invece scendeva le scale esitante. Certo sarebbe stato raggiunto da una letterina di congedo. Non avrebbe fatte piú quelle scale. E il suo dolore era non di aver osato troppo ma di aver osato troppo poco. Della clientela o di Donata gl’importava poco. Non avrebbe piú avuta l’occasione di dire le tante parole che gli erano suggerite dalla sua passione. Prima tutto dedicato ai suoi studii, poi legato ad una donna che non amava, Paolo, in amore