Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/252

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Menina si rialzava diceva di non aver visto, di essere scivolato e cosí via. Ma poi concludeva con un’aria di comica ragionevolezza: «Già il torto l’ho io che ho voluto picchiare te che non hai madre». E affettuosamente tirava a sé il bel giovinetto biondo della cui amicizia andava superbo. Certo l’influenza di Menina non fu buona perché mise in bocca a Marianno delle parole che resero piú fredde le sue relazioni con mamma Berta. Ma questa mancanza di madre non fu sentita che quando egli si trovava accanto ad Adele la quale per avere una madre aveva anche un destino migliore del suo. Infatti Adele passò la convalescenza per metà della giornata nel suo lettino addobbata degli ori della madre, il manin1, di oro di zecchino al collo, i grandi orecchini di oro alle orecchie, tutta luccicante insomma come una Madonnina. E Marianno in un momento in cui voleva meno bene ad Adele disse a Berta di ricordare che la propria convalescenza era stata altra. Mamma Berta infuriò contro il piccolo sfacciato concorrente di sua figlia e con la sua lingua viperina confermava le teorie dei Menina. Alessandro a bottega lo rabboní. Non si trattava di avere madre o di non averla. Si trattava di nascere maschio o femmina. Gli uomini facevano la convalescenza in bottega e le babe in letto. Guardasse Menina che ritornava ogni sera a casa coperto di catrame dal piccolo cantiere ove era impiegato; anzi di quel catrame non arrivava a liberarsi mai. Il loro mestiere era ben migliore perché almeno le doghe non andavano a coricarsi con loro e restavano ad aspettarli in bottega. Marianno non era tanto d’accordo nell’elogio del loro mestiere e guardava sconsolato il monte di doghe che lo aspettava e che non voleva andar via.

Ce n’erano di quelle piene di nodi sui quali il coltellaccio sonava come sulla pietra, altre avevano la venatura alternata e abbisognavano di colpi ripetuti in tutti i versi per assottigliarle e ce n’erano di quelle che parevano regolari e invece il coltellaccio le divideva fuori di posto lasciando Marianno

  1. Espressione veneziana con cui si indica una speciale catenina d’oro che si offre di solito alle spose.