Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/257

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Certo allora la sua parola sarebbe bastata a conseguire qualunque effetto.

Questo il proposito cui si attenne rigidamente, e non si accorse che per la pace dell’ammalato sarebbe stato meglio di non attendere l’arrivo del lento Westermann.

Infatti Giulio soffriva. Anche quando Mario si rifece affabile e discorsivo, egli non seppe dimenticare le offese che gli erano state fatte. Prima di tutto non c’erano state quelle spiegazioni dalle quali proprio le persone deboli (che le parole amano tanto) s’attendono la regolazione di ogni divergenza, eppoi non s’era più ritornati alla loro antica, cara abitudine della lettura serale. Paventava però le spiegazioni solo perchè in quelle già avute s’era dimostrato tanto debole. E per averle senza dover parlare, pensò di sostituire le parole con un atto energico: ostentativamente cessò di curarsi e sperò che Mario se ne sarebbe accorto e doluto. Invece Mario non s’accorse di nulla, forse perchè la dimostrazione durò troppo poco. L’ammalato s’era sentito subito peggio, e, spaventato, era ritornato ai suoi medicamenti, che però gli fecero meno bene. Come può agire be-