Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/322

Da Wikisource.

— 312 —

spesa ma avrei volto lasciare il suo posto al violino. Non lo toccavo da quasi due anni. S’era fatto nelle mie mani oltre che aritmico anche malsicuro e la mia cavata pareva diminuisse. Ma amavo vederlo lì al suo posto in attesa di tempi migliori mentre Augusta non comprendeva perchè dovesse ingombrare la mia stanza. Essa certe cose non intende nè io so spiegargliele. Finì che essa un giorno spinta dalla sua mania di fare ordine lo allontanò assicurandomi che se lo avessi domandato essa in pochi istanti me l’avrebbe fatto riavere. Ma è sicuro ch’io non lo domanderò giammai mentre non è altrettanto sicuro che se fosse rimasto al suo posto io un bel giorno non l’avrei ripreso in mano. È di tutt’altra natura la decisione che ora occorre. Devo cominciare dal pregare Augusta di riportarlo prendendo l’impegno di suonarlo non appena lo abbia riavuto. Ma io di tali impegni a lunga scadenza non so prenderne. E perciò eccomi staccato definitivamente da un’altra parte della mia giovinezza. Augusta non ha ancora compreso quanti riguardi bisogna avere con un vecchio.

Ed altre novità in questa stanza non ci sa-