Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/34

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quando amano passano sempre per la paternità e ogni loro abbraccio è un incesto di cui ha l’acre sapore.

E il terzo pensiero importante ch’ebbe il vecchio sentendosi deliziosamente colpevole e deliziosamente giovane fu: — La gioventù ritorna. — L’egoismo del vecchio è tanto grande che il suo pensiero non resta attaccato all’oggetto del suo amore neppure per un istante senza ritornare subito a vedere se stesso. Quando vuole una donna ricorda re Davide che dalle giovinette si aspettava la gioventù.

Il vecchio da commedia antica convinto di poter emulare la gioventù, quando pure oggi esista, dev’essere rarissimo. Il mio vecchio continuò a monologare e si disse: — Ecco una giovinetta ch’io comprerò... se è in vendita.

— Tergesteo! — Non scende? — domandò la giovinetta prima di far muovere il carrozzone. Il buon vecchio, nell’imbarazzo, guardò l’orologio: — Procederò per un altro poco, — disse.

Non v’era più tanta gente ed egli non aveva più alcun pretesto per restare tanto vicino alla giovinetta. Si rizzò e si appoggiò ad un canto