Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/70

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te col braccio che volle accompagnare la parola evidentemente vivace. Anche la giovinetta rideva e ciarlava.

Il vecchio guardava e ansava. Non era più la vita altrui che passava per quella via, era la propria. E il primo istinto del vecchio fu di gelosia. L’amore non c’entrava, ma solo la più abbietta gelosia: — Essa ride e si diverte mentre io sono ammalato. — Avevano sbagliato insieme e a lui ne era derivata la malattia, a lei nulla. Che fare? Essa procedeva col suo passo leggero e presto sarebbe arrivata alla svolta della via dove sarebbe scomparsa. Perciò il vecchio ansava. Non c’era neppur tempo di chiarire i proprii pensieri ed egli avrebbe sentito tanto il bisogno di parlare e di predicare la morale!

Quando la giovinetta e il suo compagno scomparvero il vecchio volle tagliar corto alla propria agitazione che poteva danneggiarlo e disse: — Tanto meglio! Essa vive e si diverte! V’erano due menzogne in quelle poche parole che prima di tutto avrebbero voluto significare che il vecchio durante la malattia si fosse preoccupato della sorte della giovinetta ep-