Pagina:Svevo - Una vita, 1938.djvu/199

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se con voce troppo soda e tranquilla per essere naturale: — Eravamo pur soli recentemente. 

— Mi scusi! — balbettò Alfonso. Egli non voleva commuoversi di piú e la baciava dolcemente sugli occhi, calcolando fin dove avrebbe potuto condurlo quell’abbandono di Annetta. 

La biblioteca non era illuminata che dalla lampada a petrolio sul tavolo e la sua luce, chiusa dal paralume, si proiettava tutta all’ingiú, in una larga macchia sul tavolo verde e in un fascio di luce che sfuggiva verso il pavimento. Si amava bene nell’austerità di quella stanza, in mezzo agli armadi neri e semplici e quella serietà dei libri che mostravano le schiene larghe con le cifre d’oro. Era una contraddizione che aguzzava maggiormente il desiderio di Alfonso. Alcuni grossi volumi legati senz’eleganza, forse raccolte di giornali, schierati in un canto emanavano un forte odore di colla. 

L’aveva lasciata e tenendola per mano l’aveva tratta fuori della luce. Vedendolo cosí tranquillo, ella non ebbe sospetti e sedette accanto a lui sull’ottomana. Cosí, uno accanto all’altra o anche abbracciati al medesimo posto, erano già stati altre volte. Egli provò dispiacere che per caso ella si fosse seduta ove lo schienale mancava. Ma anche là lo accompagnava la sua timidezza. L’abbracciò stretta piegandola per indietro. Voleva esaminare in qual modo ella avrebbe resistito e gli pareva di fare una timida ma chiara domanda; se Annetta non reagiva egli poteva riferirsi a quella domanda per scusarsi. Per vigliaccheria le chiese anche «Sí...?» ma a voce tanto debole che non poteva sapere se ella avesse udito. E non fu la parola che avvisò Annetta del pericolo che correva. Ella pregò e minacciò ma con voce dolce e si difese, ma le braccia puntellate mollemente sul suo petto non impedivano nulla. Egli però non s’era atteso a resistenze e per deboli che fossero lo irritarono. La costrinse bruscamente, frettoloso e brutale, e in apparenza almeno fu un tradimento, un furto. 

Ritornando in sé percepí di nuovo l’odore intenso di colla che regnava in quella stanza ove gli sembrava di ritornare dopo una lunga assenza. Ella disse le prime