Pagina:Svevo - Una vita, 1938.djvu/269

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di grana grossolana e per di piú anche il letto gli parve umido; subito dopo chiusa la finestra nella stanza putiva fortemente. Erano i muri, erano i mobili vecchi ch’emanavano quell’odore. 

Non sentí l’avvicinarsi lento del sonno ristoratore. Il malessere ch’egli ancora sempre attribuiva alla puzza e alla mancanza d’aria aumentava. Egli di nuovo risolse di levarsi e uscire dalla casa. Era tanto risoluto di agire cosí che andava immaginando delle scuse alla sua fuga, da dirsi il giorno dopo a Mascotti. Gli parve anche d’essere stato in procinto di porre ad esecuzione il suo progetto e di aver sollevato il busto. Il fatto si è che non ricordava di essersi steso di nuovo e che ben s’avvedeva di trovarsi ancora sempre nel medesimo letto e premendo sul guanciale la testa che gli doleva. 

Si sentí tutt’ad un tratto meglio, piú comodo nel letto e senza dolori. Stette immoto temendo di far svanire il suo benessere. Certamente non dormiva ma riposava aggradevolmente. 

Non si rammentò mai come il passaggio fosse avvenuto, ma improvvisamente egli si vide in tutt’altro luogo e in stato d’animo ben differente. 

Giaceva nel suo letto, a casa, nello stanzone bene arieggiato e il sole d’estate entrava da una delle finestre aperte. Era convalescente di una lunga malattia e debole tanto che non gli riusciva di spostare le coperte che gli opprimevano il petto. Ma questo era l’unico disturbo, perché del resto si sentiva lieto, allegro. Fissava il fascio di luce che illuminava un’immensità di corpuscoli sospesi nell’aria, una nebbia leggiera che il sole scopre nell’atmosfera piú pura. Era lieto perché sapeva che di là a pochi giorni gli sarebbe stato permesso di uscire all’aria e al sole. Era lieto perché nella cucina vicina sentiva moversi la madre giovine ancora e la quale canticchiava lavorando per lui. Di là gli giungeva il suono monotono che la madre produceva pestando della carne con un coltello, ma nelle orecchie aveva un altro rumore monotono, un ronzío dolce, una nota tenuta che lo addormentava. 

Doveva essere entrato qualcuno nel piccolo corridoio per-