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105 TACITO - LA GERMANIA

mati da alcuni Bastarni, somigliano ai Germani per la lingua, il modo di vivere, gli accampamenti e le abitazioni. La sudiceria e la pigrizia sono comuni a tutti; i matrimoni che contraggono i capi danno gradualmente alla razza la bruttezza dei Sarmati.

I costumi di questi furono imitati dai Venedi che vanno saccheggiando tutte le selve e tutti i monti eretti tra i Peucini e i Fenni. Non di meno bisogna catalogarli piuttosto fra i Germani, perchè hanno case con fondamenta, portano lo scudo, amano la marcia e la velocità; abitudini diverse da quelle dei Sarmati che vivono sui carri o a cavallo. Stupefacente è la barbarie dei Fenni, lurida la loro povertà: non hanno armi nè cavalli nè penati; il loro cibo è l’erba, vestito le pelli, letto la terra nuda; unica ricchezza le frecce che, per mancanza di ferro, costruiscono con ossa aguzzate. La caccia nutre egualmente uomini e donne; queste li occompagnano qua e là, esigendo una parte della preda. Altro refugio non hanno i bambini contro le belve e le pioggie che una capanna di rami intrecciati; qui tornano i giovani e si ricoverano i vecchi. Ma pensano che sia questo un modo di vivere più felice che gemere nel faticoso lavoro dei campi, costruire case o commerciare le proprie e altrui ricchezze, tra speranza e timore. Sicuri contro gli uomini, sicuri contro gli Dèi, essi hanno ottenuto