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Pagina:Tacito - La Germania, versione di F. T. Marinetti, 1928.djvu/13

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La letteratura latina ha carattere universale: essa ha offerto modelli ed impulsi spirituali a tutto il mondo civile.

Di qui la sensazione che sia come un possesso di tutte le genti: sensazione diffusa e falsa. La terra diviene di pubblico dominio solo quando mancano eredi; ma gli eredi legittimi dei Latini sono ben vivi: siamo noi Italiani: la letteratura latina è patrimonio nostro.

Anzi, già il designarla, com’è uso tradizionale, col nome di «latina» implica e suggerisce un equivoco. Nella vita d’un popolo, le distinzioni per epoche sono puramente empiriche: fra il mondo latino e l’italiano non c’è soluzione di continuità; e la letteratura latina e in realtà la prima luminosa giornata della letteratura italiana.

Patrimonio nostro; e patrimonio vivo ed attivo, che ad alcuni potè e può sembrare inerte e passivo solo perchè occorre metterlo in valore. Si può ripetere per la lingua latina quello che dicemmo per la letteratura; essa non è se non la prima fase della lingua italiana; ma il corso dei secoli l’ha trasformata in guisa, che gl’Italiani d’oggi non riescono più ad intendere