Pagina:Tacito - La Germania, versione di F. T. Marinetti, 1928.djvu/15

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desso, anche per le persone di molta cultura, non sono altro che mèri nomi, sia pur gloriosissimi: Ennio, per esempio, Cecilio, Lucilio, Laberio, Novio, Pomponio.

Di fianco alle versioni si è voluto che apparissero i testi latini in lezioni correttissime, sicchè esista infine, in edizioni accessibili e maneggevoli, quel corpus italiano di scrittori latini, tante volte auspicato ed invocato, e sempre con sì poco effetto.

Oltre ai benefici influssi e agl’impulsi ideali, la diffusa conoscenza degli autori latini servirà a distruggere una quantità di calunniosi pregiudizi che per opera di maligni e di saccenti si sono andati accumulando intorno alla letteratura latina, e che si accordano nel dichiararla poco originale e poco profonda, più di forma che di sostanza. La diretta e precisa conoscenza convincerà ogni spirito libero che la letteratura latina non è soltanto la più eloquente e la più speciosa, bensì una delle più originali e profonde tra quante mai ne fiorirono al mondo.

Il nome scelto per la Collezione è di per sè un programma. Programma d’italianità assoluta; che va dalla scelta del direttore e dei traduttori, alla veste dei volumi, che non arieggeranno in nulla veruna delle consimili collezioni straniere.