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Pagina:Tacito - La Germania, versione di F. T. Marinetti, 1928.djvu/81

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81 TACITO - LA GERMANIA



XXXIII

Accanto ai Tenteri una volta s’incontravano i Brutteri. Ora si narra che i Camavi e gli Angrivari vi sono immigrati dopo che i Butteri furono espulsi e distrutti dalla coalizione delle nazioni limitrofe, sia per l’odio che la loro prepotenza suscitava, sia per depredarli, sia per uno squisito favore degli Dèi verso di noi: poichè non ci privarono neppure dello spettacolo della battaglia. Più di sessantamila furono uccisi, non per le spade e i dardi romani, ma, ciò che è prodigiosamente magnifico, per la voluttà dei nostri occhi. Prego gli Dèi perchè duri in quei popoli se non l’amore per noi, almeno l’odio reciproco fra loro, la fortuna non potendo ormai offrire ai fati urgenti dell’Impero nulla di meglio che la discordia dei nemici.


XXXIV

I Dulgubni, i Casuari ed altri popoli non egualmente nominati confinano a tergo cogli Angrivari e i Camavi; di fronte hanno i Frisi, che sono chiamati maggiori e minori secondo le loro forze militari. I due popoli sono limitati dal Reno, e circondano immensi laghi navigati dalle flotte romane. Noi tentammo perfino l’Oceano; e la fama divulgò che ci rimanevano le colonne di Ercole da