Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 1.djvu/265

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258 DEGLI ANNALI

rattenuta, scoppiò. Tigone, che come litigante pigliava nimicizie per poco, diede fiancata a Regolo, d’andare molto adagio all’opprimere i ministri di Seiano. Egli, che non tocco, era modesto, ribattè il collega, e voleva accusar lui di quella congiura; ma pregati da molti Padri che posasser cotali odj da rovinarvi, con crucci e minacce finirono il magistrato.

fine del libro quinto.