Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/182

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suo capitano: vecchio, gottoso, leggieri, senza autorità, non atto a maneggiar soldati pacifici, non che quel furore , che per la debolezza del raffrenante più s' infocava. L' esercito della Germania Bassa stette un pezzo senza Consolare. Galba vi mandò Vitellio, di Vitellio Censore, e stato tre volte Consolo, figliuolo, che parve bastasse. Quel di Britannia non s' alterò : nè mai furon legioni per tutte le guerre civili tanto sincere; o per esser lontane e dall'Oceano divise, o avvezze per le spesse battaglie a odiare anzi il nimico. Quel d' Illiria pur quietò , benchè quelle legioni , ch' evano in Italia chiamate da Nerone , sollecitassero per ambascerie Verginio. Ma questi eserciti tra sè lontani ( che meglio per tenergli in fede non è ) , non s' accozzavano insieme con loro mali animi e forze.

X. L' Oriente non s' era ancor mosso : teneva la Sorìa con quattro legioni Licinio Muoiano, nelle cose prospere e nelle avverse egualmente famoso. Procacciossi da giovane amicizia di Grandi. Dato fondo al suo avere, venne in istato pericoloso. Dubitando dell'ira di Claudio, stette soffitto in Asia; tanto vicino all' esilio, quanto poscia all'Imperio. Dispendio, industrie, piacevolezze, arroganza, buoni e mali modi usava. Nell'ozio piaceri eccessivi, nei bisogni gran virtù. Le sue cose pubbliche loderesti ; le segrete, il contrario. Vassalli, parenti, colleghi si guadagnò con vari artifìzj ; e più potea dar l'imperio, che averlo. A' Giudei facea guerra con tre legioni Flavio Vespasiano eletto da Nerone, a Galba non contrario di parte nè d'animo avendogli mandato Tito suo figlio a servirlo e venerarlo, come dirò a suo luogo. Credemmo , veduta sua grandezza, che occulta legge del