Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/279

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paesani e l' esercito più n' accese di Voglia fu, l'affermare Muciano che Vitellio avea deliberato di tramutare le legioni di Germania in Sorìa , in quella grassa , riposata milizia ; e quelle di Sorìa a morir di freddo e fatiche in Germania ; perciocchè a' paesani que' soldati , con cui s' erano addimesticati e imparentati , eran cari ; e i soldati avvezzi tanti anni in quelle guarnigioni , le amavano come casa loro.

LXXXI. Avanti mezzo luglio tutta Sorìa ebbe giurato ; e congiunsesi Soemo con tutto suo reame di non poche forze:. Antioco di antica potenza e de'Re suggetti il più ricco. Àgrippa per occulti messaggi de'suoi chiamato da Roma, v' era volato per mare , che Vitellio ancor noi sapeva: e la Reina Berenice, giovane e bella , e al vecchio Vespasiano, per gran presenti, grata, era più calda di tutti in aiutar questa parte. Oyhi provincia che il mar LagUa sino all'Asia e l'Acaia, e tutta terra ferma dentro al Ponto, e T Armenia giurò. Ma non vi avendo Vespasiano mandate ancora le legioni di Cappadocia, reggeva quelli Stati per Legati senz' armi. Fecesi consiglio generale di tutta la guerra in Berito. Vennevi Muciano con Legati, Tribuni, Centurioni e soldati principalissimi, e dell' esercito di Giudea , sceltissimo fiore ; e tanto apparato di fanti e cavalli e pomposi Re gareggianti , che parea bene esservi Corte d' Imperadore.

LXXXIT. La prima cura della guerra fu fare nuovi soldati; chiamare i vecchi: fabbricar nelle migliori città nuove armi: in Antiochia battere moneta d'ariento e d' oro; e tutto si facea per ministri ottimi, ne' luoghi atti e con sollecitudine. Vespasiano in persona