Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/374

Da Wikisource.

mise nel mezzo soldati d' insegne e d' intorno gli aiuti. La cavalleria investi , e 'le fu risposto da' nimici ben ordinati ; voltò le spalle per tornar a'suoi, e quivi si fece carne, non battaglia. Gli aiuti Nervj, o codardi o traditori , lasciarono ignudi i nostri fianchi. Vennesi alle legioni, le quali, perdute le insegne , erano uccise dentro aKo steccato ma subitano aiuto mutò fortuna. Venivan chiamati quei Guasconi già scelti da Galba ; e appressandosi alli alloggiamenti, udite le grida della zuffa , assaliscon di dietro i nimici occupati, e li spaventano più che il numero non chiedea , credendo, chi da Novesio, chi da Maganza, comparso ogni resto. Questo errore accrebbe animo a'Romani; e mentre sperano nelle forze altrui, ripiglian le loro. Tutti i pedoni batavi andarono in rotta • i cavalieri con le insegne e prigioni della prima battaglia scamparono; mentre morinne quel giorno più dei nostri, e i peggiori ; dei Germani, i migliori.

XXXIV. L'uno e l'altro Capitano con pari colpa si fece il male, e non seppe valersi del bene. Imperocchè, se Civile faceva più grossa oste, non da così pochi circondata , e disfaceva il campo, già fracassato ; nè Vocula la venuta de' nimici spiò ; onde subito che uscì fuori fu vinto. Poi confidando poco nella vittoria, spese in vano più giorni e poi mosse verso il nimico ; chè se lo caricava subito e seguitava, poteva con quello impeto levar l' assedio. Civile in questo mentre tentò gli assediati, come se i Romani fussero distrutti, e i suoi vittoriosi. Portavansi a mostra le nostre insegne, stendali e prigioni: uno dei quali con arditezza nobile, disse ad alta voce, come il fatto andò : e fu subito ucciso da' Germani, e tanto